Molte persone convivono inconsapevolmente con gli acari, piccoli artropodi invisibili a occhio nudo, che possono annidarsi ovunque: materassi, tessuti, mobili, tappeti e anche abiti. Ciò che li rende particolarmente insidiosi è l’ampia varietà di possibili sintomi e la facilità con cui la loro presenza passa inosservata. Il prurito persistente sulla pelle, specialmente notturno o appena sdraiati a letto, insieme a starnuti frequenti e occhi arrossati, è uno dei segni più comuni di un’infestazione da acari che spesso viene scambiato per banale allergia o irritazione da detergenti domestici.
Perché il prurito è il sintomo da non sottovalutare
Uno dei segnali più evidenti, ma facilmente ignorato, è proprio il prurito cutaneo, a volte associato a piccole eruzioni, orticaria o eczema. Questi sintomi si acuiscono tipicamente nelle ore notturne perché i materassi e i cuscini costituiscono l’habitat ideale per gli acari. Gli enzimi contenuti nei loro escrementi, una volta miscelati alla polvere, possono entrare a contatto con la pelle o le mucose respiratorie, scatenando allergie o irritazioni anche gravi.
Il prurito può interessare diversi punti del corpo, ma spesso si accentua nella zona di braccia, gambe e schiena, ovvero le parti che più facilmente vengono in contatto con tessuti contaminati. Accade anche di avvertirlo sotto forma di pizzicore o fastidio alla gola o al palato, segno che la reazione coinvolge non solo la cute ma anche le mucose.
Diversi tipi di infestazioni: acari della polvere, del legno e delle piante
È importante distinguere tra le principali specie di acari che possono infestare gli ambienti domestici o la vegetazione:
- Acari della polvere: appartengono soprattutto alle specie Dermatophagoides pteronyssinus e Dermatophagoides farinae, responsabili di molte allergie respiratorie e cutanee. Sono presenti prevalentemente in materassi, cuscini, tappeti e tessuti, nutrendosi delle desquamazioni della pelle umana.
- Acari del legno: si annidano in vecchi mobili, parquet, travi o tessuti in ambienti umidi. Le loro punture possono causare pomfi rossi e prurito intenso, talvolta in gruppetti sulle zone più esposte. Anche negli abiti lasciati in armadi o a contatto con legno infestato, è possibile la comparsa di irritazioni cutanee persistenti.
- Acari delle piante: riconoscibili dalla comparsa di puntini marroni e ingiallimento delle foglie, con possibile deperimento della pianta e presenza di piccole ragnatele argentee tra rami e foglie.
Sintomi più comuni di un’infestazione da acari
L’infestazione può manifestarsi con un’ampia gamma di segnali. Oltre al principale — il prurito cutaneo persistente — è importante prestare attenzione ai seguenti sintomi:
- Starnuti ripetuti anche senza un apparente motivo
- Prurito a naso, occhi, palato e gola
- Occhi arrossati, lacrimanti, congiuntivite
- Tosse secca o persistente
- Comparsa di eruzioni cutanee: ponfi, eczema, orticaria, prurito localizzato soprattutto nelle ore notturne
- Difficoltà respiratorie, oppressione toracica, attacchi asmatici nei soggetti allergici
- Sensazione di gonfiore o fastidio diffuso
- Problemi di deglutizione, soprattutto nei casi di allergia più avanzata
È importante sottolineare che, a differenza di insetti come le zanzare, gli acari non mordono e non pungono, ma la sintomatologia è dovuta alle sostanze irritanti e allergeniche che rilasciano nell’ambiente.
Modalità di trasmissione e vita degli acari negli ambienti domestici
La capacità di sopravvivenza e moltiplicazione degli acari è favorita da ambienti caldi e umidi, dove possono raggiungere anche numeri impressionanti: si stima che un singolo materasso possa ospitare fino a due milioni di esemplari. Le zone preferite sono dunque materassi, guanciali, tappeti, coperte, ma anche vestiti e mobili antichi in legno, soprattutto quando polverosi.
Gli acari della polvere trovano ideale nutrimento nelle minuscole scaglie di pelle che l’uomo perde quotidianamente. La allergenicità di questi organismi è dovuta agli enzimi dei loro escrementi, in grado di sensibilizzare anche soggetti normalmente non allergici, soprattutto in presenza di alte concentrazioni. Le sostanze allergeniche, sprigionate sia dagli acari vivi che morti, possono persistere nell’ambiente e scatenare l’insorgenza di sintomi anche a distanza di tempo.
Principali fattori che favoriscono la proliferazione
- Abbondante presenza di polvere o scarsa igiene domestica
- Umidità superiore al 60%
- Stanze poco arieggiate o uso frequente di tessuti pesanti e tende
- Presenza di mobili antichi o elementi in legno
- Scarso ricambio dell’aria, soprattutto nelle camere da letto
La famiglia degli acari comprende specie molto diverse, alcune deleterie per la salute umana e responsabili di patologie respiratorie o cutanee.
Cosa fare in caso di sospetto: prevenzione e rimedi
Chi avverte i sintomi descritti dovrebbe approfondire la possibilità di una infestazione da acari, prestando particolare attenzione al prurito persistente della pelle, alle manifestazioni allergiche insolite o alle difficoltà respiratorie ricorrenti senza apparente motivo.
Azioni di prevenzione quotidiana
- Lavare regolarmente lenzuola e federe a temperature elevate
- Utilizzare coprimaterassi e copricuscini antiacaro
- Areare frequentemente tutti gli ambienti e mantenere l’umidità sotto controllo
- Eliminare quanto più possibile tappeti, tende pesanti e peluche nelle stanze da letto
- Utilizzare l’aspirapolvere con filtro HEPA, efficace nel trattenere acari e allergeni
- Effettuare una regolare manutenzione e pulizia di mobili in legno e tessuti
In presenza di sintomi persistenti o di patologie allergiche specifiche, è consigliato consultare un medico allergologo o un dermatologo: in alcuni casi può essere necessario un trattamento farmacologico, come spray nasali, antistaminici o pomate cortisoniche.
Il sintomo comune del prurito cutaneo persistente, spesso sottovalutato, può quindi diventare un prezioso campanello d’allarme per intercettare e risolvere tempestivamente la presenza di acari in casa, proteggendo così la propria salute e quella dei familiari.